Chi siamo

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La nostra storia

Il 14 febbraio 1955, per iniziativa di Ermanno Gorrieri, viene costituita la società S.I.A.S. (Società immobiliare per assistenza sociale a r.l.). Nell’Atto costitutivo si dice che la società ha per scopo la “gestione, costruzione, acquisto immobili per agevolare attività di carattere sociale”. Nel 2009 cambia la forma giuridica in fondazione, denominata “Fondazione SiasServizi iniziative e attività sociali”. L’art. 2 dello Statuto indica le finalità “La Fondazione non ha fini di lucro. Svolge l’attività di gestione del patrimonio immobiliare della Fondazione e persegue scopi di solidarietà, uguaglianza e utilità sociale con particolare riferimento alla promozione della cultura del progresso democratico e della giustizia sociale, ispirandosi ai principi del personalismo e del solidarismo cristiani. In particolare per favorire l’elevazione economica, sociale, culturale e morale delle classi sociali più deboli.” La Fondazione è stata riconosciuta come persona giuridica e iscritta al n.405 del Registro delle persone giuridiche tenuto dalla Prefettura di Modena ai sensi dell'art.1 del DPR 10 febbraio 2000, n.361.

 

Nel settembre 1958 viene costituito il “Circolo di cultura sociale Ezio Vanoni” che “Svolgerà attività sul piano culturale col semplice scopo di creare un incontro e di offrire una possibilità di discussione fra uomini che operano nei vari settori dell’azione politica e sociale, incontri specialmente per i giovani che si affacciano ai problemi della vita politica, sociale e sindacale, onde abituarli ad una corretta impostazione degli stessi”.

 

Nel gennaio 1959, viene costituita l’associazione F.A.S. (Fondo attività sociali). L’associazione si propone di “favorire lo sviluppo di attività e di organizzazioni che, ispirandosi ai principi cristiani, abbiano come scopo la promozione del progresso democratico e della giustizia sociale nella provincia di Modena e particolarmente l’elevazione economica, sociale, culturale e morale delle categorie operaie, contadine e lavoratrici in genere”. Il F.A.S. nel 2009 partecipa alla nascita della Fondazione Sias e si fonde in essa.

 

Agli inizi del 1970, ad iniziativa di Ermanno Gorrieri e Luigi Paganelli, nasce a Modena con sede a Palazzo Europa, l’associazione “Centro culturale Francesco Luigi Ferrari”. Nello statuto si dice che “L’associazione si prefigge lo scopo di promuovere la partecipazione dei propri soci alla vita della comunità locale, regionale e nazionale, attuando in particolare lo studio delle realtà economiche, politiche, sociali e culturali con particolare attenzione alla provincia di Modena e alla regione Emilia Romagna; la ricerca storica e culturale con particolare riferimento al movimento cattolico democratico; l’attività di dibattito e di confronto per favorire la presenza e la partecipazione nella realtà culturale, sociale e politica e l’attività di formazione e di documentazione utile al raggiungimento dei fini stessi. Nel perseguimento dei suoi fini il Centro si ispira al patrimonio ideale del movimento cattolico democratico in Italia”.

 

 Nel novembre 2005 viene costituita la “Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali”. La sede è a Palazzo Europa.  L’art.2 dello statuto recita che “La Fondazione non ha fini di lucro. Persegue esclusivamente scopi di solidarietà ed utilità sociale con particolare riferimento alla promozione della cultura della giustizia sociale, alla prevenzione delle forme di emarginazione sociale e al miglioramento degli interventi sociali, in continuità con gli studi, le ricerche e le idee di Ermanno Gorrieri in tale ambito. La Fondazione si propone, da sola o in collaborazione con altri enti, fondazioni ed istituzioni universitarie, culturali e professionali, private e pubbliche, italiane e straniere, di perpetuare la memoria di Ermanno Gorrieri, approfondendone la figura e il ruolo nelle diverse fasi dello sviluppo civile e sociale della comunità modenese, regionale e nazionale, nonché nella storia del cattolicesimo democratico e nel campo della ricerca sociale; sviluppare e valorizzare le sue idee ed i suoi studi di politica sociale, secondo una metodologia di ricerca intesa a produrre conoscenze e proposte per l’intervento politico-legislativo in campo sociale, in una visione della politica sociale finalizzata all’uguaglianza.

 

 

Il Palazzo Europa

Negli anni 1966-67 la società Sias acquista 10.000 metri quadrati di terreno nell’immediata zona extra cittadina di Modena, subito fuori porta S. Agostino e progetta la costruzione di un grande palazzo, che prenderà il nome di “Palazzo Europa” (vedi sotto le foto del palazzo in costruzione) . Nell’operazione vengono coinvolte le organizzazioni espressione dei cattolici democratici modenesi. Si tratta di una costruzione di 13 piani, alta 36 metri (a quei tempi è il palazzo più alto di Modena) per un totale di 60.350 metri cubi con un fronte lungo circa 100 metri. Per farvi fronte viene lanciata una sottoscrizione fra i lavoratori, le cooperative e gli artigiani: in un volantino dell’epoca è scritto che “Tutto il mondo democratico della nostra provincia sarà così chiamato a contribuire al finanziamento di un’opera di avanguardia nel campo delle realizzazioni sociali, che supera di gran lunga qualsiasi altra iniziativa promossa finora da organizzazioni di diversa ispirazione”. I quotidiani locali danno ampio rilievo all’avvenimento. “L’Avvenire d’Italia” titola: Con la costruzione del Palazzo Europa si realizza un moderno centro sociale, e “Il Resto del Carlino” titola: Il Palazzo Europa sarà simbolo della democrazia. La costruzione di Palazzo Europa termina a fine 1969 e all’inizio del 1970 ospita le sedi provinciali della Cisl, dell’Unione provinciale Cooperative, della Lapam, della Sias stessa e del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari . Vengono inoltre aperte varie attività commerciali tra cui ristorante self-service e bar. Al primo piano ci sono 4 sale conferenze che ancora oggi sono tra le più utilizzate della città.